Libertà di stampa in Italia

Gli articoli più interessanti sul “caso” Berlusconi parlano lingue diverse dall’italiano:  anche  lo scrittore Antonio Tabucchi, in questa intervista di Radio Nederland, risponde in spagnolo. Questo è un sito dedicato al potere delle immagini, a quella “lingua segreta” che comunica direttamente con l’inconscio, di cui scrivo nel mio libro.

Alle Canarie, dove ora vivo, persone di tutto il mondo mi chiedono come sia possibile che gli italiani votino un uomo “così”… e ridacchiano, pensando che siamo strani.  Non si rendono conto che, se il caso italiano è macroscopico, il potere di condizionamento dei media è una questione che riguarda ogni essere umano su questo pianeta.

Non ci dovrebbe essere nessun potere politico incontrollato in una democrazia. Ora, è accaduto che questa televisione sia diventata un potere politico colossale, potenzialmente si potrebbe dire il più importante di tutti, come se fosse Dio stesso che parla. E così sarà se continueremo a consentirne l’abuso. (…). Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà stato pienamente scoperto. Dico così perché anche i nemici della democrazia non sono ancora del tutto consapevoli del potere della televisione. Ma quando si saranno resi conto fino in fondo di quello che possono fare la useranno in tutti i modi, anche nelle situazioni più pericolose. Ma allora sarà troppo tardi.”[1]

Il Grande Fratello riecheggia in queste parole: se la visione di George Orwell racconta il linguaggio macchina, l’altro, l’omonimo programma televisivo, appare nel suo aspetto di amichevole interfaccia grafica.


[1] Karl R. Popper, “Cattiva maestra televisione”, (ed. or. 1984) Marsilio 2006, p.80

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