Videoclip musicale “Fine” di Nico Caldarulo (Suoni Mudù 2006), da me ideato, diretto e realizzato, con le elaborazioni digitali e l’animazione di Tito Di Pippo.
Come può la televisione influenzare la mente umana?
“Umberto Eco ha analizzato i meccanismi del piacere della serialità: come ad un bambino piace riascoltare sempre la stessa favola – e non una diversa – così allo spettatore fa piacere riconoscere uno schema che si ripete, un personaggio di cui si amano i comportamenti fissi, i gesti, i tic, le situazioni familiari, perchè non richiedono alcuno sforzo.
Nella mente umana incline alla pigrizia, è proprio il piacere della ripetizione – uno dei fondamenti dell’evasione – a creare le abitudini mentali: come un pilota automatico, assumono la guida dalle profondità dell’inconscio e influenzano il modo di vivere.
In piena rivoluzione digitale, non si può sottovalutare il potere di un flusso ininterrotto di immagini, pregne, nel migliore dei casi, di devastante superficialità. Comprendere una lingua senza essere coscienti di farlo, espone alle manipolazioni, al rischio di seguire impulsi che realmente non ci appartengono.
Il condizionamento non sta nel singolo messaggio di un politico – non è questione di “par condicio” – quanto nel flusso continuo e seriale di immagini, di contenuto e significato implicito, intuito: una rappresentazione della vita su certi modelli, con certi oggetti desiderabili, con certe mete, motivazioni e risultati.”
Brano tratto dal libro “La lingua segreta delle immagini”.